venerdì 24 settembre 2010

Sogni di una mattinata di metà settembre

Settembre è come un interminabile lunedì. Con tutti i suoi pro e i suoi contro. Entusiasmo, energia e buoni propositi… improvvisa afflizione, vago senso di sconforto e frenetici elenchi di cose arretrate. I lunedì di settembre sono quindi potenzialmente momenti molto pericolosi. Lunedì al quadrato. L’unica soluzione, un compromesso ragionevole fra caos primordiale e orizzonti sistemici da strutturare, è il bricolage! E nella ancora calda mattinata di lunedì 15 il progetto più editoriale che abbiamo avuto è stato quello di mettere le mensole in ufficio. Nulla è valso tutto quello che abbiamo imparato fin ora. Solo possiamo dire, una volta constatato che la forza di volontà è ben inferiore a quella di gravità, che non siamo braccia rubate all’edilizia… Il bollettino di guerra è stato impietoso: un ferito, una sindrome post-traumatica, un attacco allergico da polvere, un non pervenuto. Quattro femmine inchiodate a un retaggio culturale… è toccato chiedere l’aiuto da casa. 
Ma nel marasma di crateri nelle pareti, cataste di libri e macchie di sangue (Marta s’è data una pinza in faccia…) incredibilmente la redazione ha preso vita propria e a macinato risultati. Caravan è cresciuta, dice le prime parole, se la cavicchia anche da sola. Un miracolo. Come miracoloso è stato quando la fotocopiatrice giurassica ha deciso di funzionare, in un pomeriggio di mestizia diffusa. Deve esistere un nume dell’editore in erba. E ci deve voler bene. Quindi noi lo ringraziamo.
Abbiamo perso una battaglia, abbiamo sacrificato qualche alfiere, ma la partita è aperta. Impressioni di settembre? Tutto sommato, interessanti. 

lunedì 6 settembre 2010

luglio 2010 / santarcangelo 40



Intervista agli organizzatori del festival di Santarcangelo:
http://www.santarcangelofestival.com/mp3/radiogungun/2010/radio-gun-gun-puntata-4-3.mp3

buon ascolto

tutti a bordo!

Sul finire di un’estate che ha portato con sé un’ondata di caos sempre più melmoso per questa nostra penisola galleggiante, in un momento in cui questo paese ha estremo bisogno di menti attente sfogliando le pagine del giornale ti ritrovi la notizia che se ne è andata Elvira Sellerio. Allora mi son messa a leggere cosa raccontavano i giornali… Veniva fuori l’immagine di una donna che ha sempre avuto la capacità di essere fedele a se stessa e il coraggio di osare quello che oggi si vuol far dimenticare: la qualità; quella qualità che non è una parola come un’altra ma che nasce dal prestare ascolto al proprio modo di sentire. La signora Elvira del suo lavoro diceva così: “Pubblico i libri che presterei agli amici.”

Ecco il caravan riparte seguendo le scie di chi mantiene sempre un occhio sveglio.

E per noi il modo per farlo è ispirarsi agli esempi di chi vive il suo lavoro con leggerezza calviniana. Così abbiamo prestato ascolto al festival internazionale di teatro in piazza di Santarcangelo, poiché da che mondo è mondo il teatro è stato sempre un ottimo compagno di viaggio!