giovedì 29 luglio 2010

Kyaraban Shuppansha (ovvero Caravan Edizioni in giapponese)

Avete presente l’ultimo giorno di scuola?! Quando nell’aria si respira un’aria frizzante, allegra, di meritato riposo che bussa alle porte e allo stesso tempo però si percepisce un po’ di nostalgia, più che altro voglia di bloccare il tempo… Be' ecco questa è proprio la sensazione che ho percepito ieri qui nella nostra soleggiata sede di Pietralata.

Io sembro appena tornata da un viaggio dall’altra parte del mondo, con la testa ancora in terre che profumano di mare e vaniglia, le ragazze invece si alternano tra stati di ansia, sconforto, frenesia, voglia di shopping e di tanto mare.

E poi c’è Stefano, un nostro passeggero, uno di quelli che sono di passaggio, che accogli sul caravan solo per fare un breve tratto di strada insieme ma che durante il percorso ti descrive il paesaggio che vede lui, con i suoi occhi. Penso ci siano vari modi di conoscere il mondo andando a lui, dunque viaggiando, leggendolo, ascoltandolo, studiandolo, o accogliendolo, permettendo che lui venga a te, facendolo entrare dalla porta tutti i giorni e facendolo lavorare al tuo computer. E lasciando che descriva il Giappone secondo lui.

E dunque come dicevo, ieri era come l’ultimo giorno di scuola e di Stefano qui. Dopo un po’ di chiacchiere e un accurato giro su facebook a commentare varie foto e a ridere a crepapelle su tutto e niente, Stefano ci dice (ci ricorda?), ragazze allora oggi è l’ultimo giorno che vengo. Doccia fredda, attenuata dal calore di questi giorni e dalle vacanze alle porte. Ma pur sempre doccia fredda!

Stefano va a vivere tre mesi nel suo amato Giappone (ok sto raccontando tutti i suoi fatti privati!)

E allora, che dire, in bocca al lupo Ste e… porta un po’ di noi a Oriente!!!

mercoledì 21 luglio 2010

Capogiri

Oggi la giornata è volata via forsennata. Bollette, fatture, preventivi, spedizioni. Se almeno al telefono non avessimo risposto “Caravan Edizioni, buonasera” credo che avremmo cominciato ad avere dei dubbi sul fatto di essere una casa editrice.
Che dire, a volte è tosta. Ci vengono le crisi di identità. Poi quando il mondo decide che è giunto il momento di trattarti non proprio con il dovuto rispetto (come poc’anzi il tipo di tiscali al telefono) allora ti fai prendere da uno sconforto languido e cosmico. Quindi grazie al nostro tipografo, nonché dirimpettaio, che ha sempre una parola di simpatico conforto. E al proprietario del Gallo Rosso, anche lui nostro vicino (ci siamo decisamente inserite nel quartiere) che poco tempo fa quando stavamo precipitate nel nostro ciclico momento di demotivazione ci ha regalato le magliette del ristorante e ci ha detto che se c’era da rimette al posto suo qualcuno di contare su di lui! Quindi attenti nemici del Caravan…
Per il resto procediamo verso il nostro prossimo libro, di cui siamo molto contente e che ci pare proprio caravanesco: una bellissima raccolta di racconti sulle città dell’est Europa. Perché di Parigi e Londra non se ne può più…
Speriamo domani di sentirci un po’ di meno le segretarie di noi stesse e un po’ di più una spumeggiante redazione…
Saluti dal Caravan

Ps. datato 23 luglio: Crisi d'identità, indecisioni, capogiri e litigate. Messe in discussione, risate, pianti e abbracci. E poi una notizia fantastica che ci ridà fiducia...il Caravan fa il pieno e si rimette in marcia, accettando nuove sfide!